ITA
La Confraternita di Santa Croce fu fondata nel 1587, e aveva sede nella chiesa omonima, cui era annesso un monastero benedettino. Questo sito aveva già visto sorgere altre chiese (ad esempio la cappella dell’antico castello). Successivamente fu sede della Confraternita dei Battuti.
Nel XVIII secolo la chiesa venne ampliata; in particolar modo i lavori riguardarono la sacrestia e il coro. L’aula è divisa in due da una balaustra lignea; la prima parte è riservata ai fedeli, la seconda, in cui si trovano l’altare e parte di bellissimo coro di legno, è destinata al clero. La cupola fu realizzata da Vitaliano de Grassis nel 1739: l’affresco rappresenta il trionfo della vera Croce. Nei pennacchi sono raffigurate quattro scene legate alla vicenda della scoperta della Croce, ordinata dall’imperatore Costantino: il sogno che precedette la battaglia di Ponte Milvio, l’invio della madre Elena a Gerusalemme, il tormento nel pozzo dell’uomo che conosceva il luogo in cui era la vera Croce, e la scelta, fra tre, della Croce in seguito alla resurrezione di un defunto al contatto col legno sacro.
L’organo venne situato nell’orchestra nel 1777, mentre il pulpito è di fine Ottocento. All’interno della chiesa vi sono alcune statue, opera di Carlo Giuseppe Plura: in una nicchia alle spalle dell’altare vi è quella di Elena, madre di Costantino. Il pavimento è stato restaurato con materiale simile all’originale settecentesco, pietra di Barge. Parte della struttura dell’edificio è un piccolo campanile.
ENG
The Brotherhood of the Holy Cross was founded in 1587 and was based in its eponymous church. A Benedictine monastery was also part of it. Other churches had been built in this area (e.g. the chapel of the ancient castle). Later on, the church was home to another Brotherhood, the Flagellant Brotherhood.
In the 18th century, the church was enlarged. Renovation works mainly focused on the sacristy and the choir.
In 1777, the organ was placed where the orchestra was, while the pulpit dates back to the end of the 1800s. Inside the church there are some statues made by Carlo Giuseppe Plura. In a corner behind the altar we can see that of Constantine’s mother Elena. The floor has been restored with stones similar to the ones that were used in the 1700s, coming from the village of Barge, always in the Piedmont region. A small bell tower is also part of the building.